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Coronavirus e climatizzatori: ecco che cosa c’è da sapere

by Enerbroker on Aprile 17, 2020 Commenti disabilitati su Coronavirus e climatizzatori: ecco che cosa c’è da sapere

Avete un climatizzatore in casa o in ufficio e vi siete posti una domanda precisa: aiutano la propagazione del Coronavirus? Per dare una risposta, bisogna capire bene come funziona il ricambio dell’aria gestita dagli impianti, come usarli e come pulirli.

Trasmissione aerea

La prima cosa da chiarire, così come è stato fatto già da molti esperti, è che il virus non viaggia nell’aria esterna da solo, ma viene trasportato tramite goccioline emesse da una persona infetta che starnutisce o tossisce.

Aria condizionata

Gli impianti di aria condizionata favoriscono il ricambio d’aria e non la trasmissione del virus, infatti spingono all’interno aria «pura» dall’esterno e anche filtrata. Gli impianti servono a ricambiare l’aria: maggiore è il ricambio, minore è il rischio di contagio.

I protocolli AiCARR

Negli uffici, nelle case e negli ospedali che hanno impianti di climatizzazione, dunque, il principio è lo stesso: l’aria viene da fuori.

A questo proposito lo scorso 27 febbraio 2020 l’Oms aveva pubblicato il documento di orientamento «Preparare il posto di lavoro per COVID-19». A partire da quel documento, AiCARR, associazione italiana del settore climatizzazione, ha messo a punto una serie di protocolli di azione per il funzionamento degli impianti di ventilazione e condizionamento dell’aria che riguardano gli uffici, ma anche la gestione dei condizionatori casalinghi.

Nella nota si legge: «Considerato che l’aria esterna non è normalmente contaminata dal virus, AiCARR consiglia di areare frequentemente gli ambienti non dotati di ventilazione meccanica; se negli ambienti sono presenti impianti di ventilazione che forniscono aria di rinnovo, AiCARR suggerisce di tenerli sempre accesi (24 ore su 24, 7 giorni su 7) e di farli funzionare alla velocità nominale o massima consentita dall’impianto per rimuovere le particelle sospese nell’aria (l’aerosol) e contenere la deposizione sulle superfici. La ventilazione meccanica e la filtrazione dell’aria possono avvenire tramite impianti dedicati (di sola ventilazione), o tramite impianti di climatizzazione (impianti misti ad aria primaria e impianti a tutt’aria); la diluizione con aria esterna e i filtri ad elevata efficienza riducono la presenza di particolato e di bio-aerosol contribuendo in tale maniera alla riduzione dei rischi di contagio».

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